mercoledì 14 maggio 2014

Tehillim

Tehillim, un'esplosione di vitalità. Un brano di Steve Reich del 1981 veramente esaltante, basato sulla cantillazione ebraica più che su stilemi minimalisti con influenze di musica molto antica (Perotinus).
Steve Reich, ecco un autore da conoscere assolutamente.

https://www.youtube.com/watch?v=mjnVN6-Wx08

venerdì 9 maggio 2014

Nuovo catalogo estate inverno 2014

Avvisiamo i gentili clienti che è disponibile il nuovo catalogo estate-inverno 2014 di Forza Italia, la la nostra linea di prodotti politici.
Per i futuri ordini preghiamo i gentili clienti di non fare più riferimento al precedente catalogo del 2013 in quanto molti prodotti non sono più disponibili.
Ad esempio non è più disponibile un prodotto che in  passato aveva avuto un grande riscontro tra i nostri clienti. Si tratta dell'articolo FI-01816- PXYZ Scajola Imperial che è uscito di produzione e si sono anche esaurite le scorte.
In compenso nel nuovo catalogo siamo sicuri che troverete prodotti per ogni vostra esigenza e necessità.
Sicuri di incontrare il favore che nonostante tutte le difficoltà di questi anni non ci avete mai fatto mancare, vi salutiamo molto calorosamente.

mercoledì 7 maggio 2014

Reinbert de Leeuw

Personalmente ho ben pochi miti musicali. Uno di questi è Reinbert de Leeuw.
Di lui acquisterei anche un CD di arrangiamenti per pianoforte di canti delle valli tra la bergamasca e la bresciana con incursioni nella lessinia.
A parte qualche anno di differenza, siamo dello stesso segno zodiacale con due giorni di differenza, e questo forse vuol dire qualcosa, almeno per me. Per il resto i baffi ci sono, gli occhi pure (quasi, i miei forse sono più chiari, ma dipende dai giorni e dal tempo) e sto imbiancando anche se di strada ne devo fare ancora molta. Però sono un po' più bello.
Come pianista lui è molto meglio di me, e ci vuole poco davvero.
Come esecutore di Satie, Reinbert de Leeuw, secondo me, mi spiace per il grandissimo Ciccolini, non teme confronti.
Quando ho ascoltato le sue registrazioni di Satie ho scoperto che i suoi tempi erano molto simili ai miei, anzi, ancora più lenti, e ciò mi piace tantissimo. Che dire delle sue Gymnopédies, quei pezzi che passano sempre in TV quando si parla di qualche esposizione o di qualche museo. Hanno proprio il passo giusto con il quale si va da un quadro all'altro.
O questa splendida Sonnerie de la Rose



E' un peccato che non abbia trovato una sua esecuzione dei Trois Morceaux en Forme de Poire (che poi sono sette), ma in questa caso i Casadesus padre e figlio se la cavano assai egregiamente



Però c'è un'esecuzione di Reinbert de Leeuw che personalmente metto sopra a ogni cosa, ovvero la Via Crucis di Liszt. Non ho trovato la versione cantata che è registrata in un meraviglioso CD. Questa è la versione per pianoforte solo. La musica, dell'ultimo Liszt, è bellissima e ciò che accade nell'ultima stazione, circa dal minuto 32, ha un potere di trasfigurazione che è tanto più potente ed emozionante in quanto raggiunto con mezzi così semplici e spogli, nudi, che alimentano il desiderio di silenzio. In quel momento, nella versione cantata, la solista canta la melodia dell'inno iniziale, Ave Crux, verso per verso e a ogni verso il coro replica con la medesima melodia armonizzata con delle modulazioni straordinarie. Nella versione per pianoforte solo si perde un po' questo effetto nel suo complesso ma il tutto resta straordinariamente bello. Inoltre in tutta questa musica molto spesso Liszt tiene note molto lunghe sul pianoforte. Nel pianoforte una nota viene emessa ed inizia immediatamente a morire. Siamo noi quindi che dobbiamo interiorizzare il suono e prolungarlo nell'interiorità anche quando fisicamente non si sente più.